Psicoterapeuta bambini naturopatia psicolo Napoli

"Abbiate cura dei mezzi, e i fini si realizzeranno da soli." Mahatma Gandhi

Attività clinica e protocollo di lavoro

Mi occupo prevalentemente di

In seguito alla prima consulenza, concordo dei colloqui (orientativamente 3) finalizzati alla comprensione della problematica specifica, delle aspettative e richieste della persona che si rivolge a me. In questo contesto, ho cura di spiegare il mio modo di lavorare, le tecniche che utilizzo ed i principi fondamentali del mio orientamento. Insieme al mio assistito, qualora vi siano i margini per una psicoterapia, elaboriamo un progetto. Tale progetto riveste, naturalmente, carattere di flessibilità poiché i bisogni e le richieste iniziali possono modificarsi nel corso del processo terapeutico. Durante questa fase conoscitiva, in particolar modo nel caso di bambini, utilizzo, frequentemente, test psicodiagnostici.

L'applicazione di questo protocollo non è rigida dal momento che la rigidità è, quasi sempre, inficiante o addirittura incompatibile con il lavoro della psicoterapia. Succede, talvolta, che la richiesta iniziale prevede semplicemente la consulenza su una problematica specifica e circoscritta come ad esempio una consulenza di tipo psicopedagogico.

In determinate situazioni, prediligo il lavoro di equipe, poiché per il trattamento di alcune problematiche potrebbe essere utile o fondamentale l'interazione ed il confronto sia con altri professionisti della salute mentale (invio a psichiatra, nutrizionista, medico di base ecc.) sia, nel caso di bambini ed adolescenti, il confronto con gli insegnanti ed educatori. Confronto, in questo caso, che potrebbe prevedere la messa a punto di un progetto condiviso in cui il terapeuta, gli insegnanti e la famiglia hanno un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi di cambiamento e crescita.

La terapia della Gestalt si occupa soprattutto di osservare e verificare la consapevolezza del processo dei pensieri, sentimenti e azioni di un individuo, prestando maggiore attenzione al "cosa" e al "come", piuttosto che al "perché" di un'azione o di un comportamento. La consapevolezza del come qualcosa avviene, infatti, conduce più facilmente alla possibilità di compiere un cambiamento genuino e responsabile. La consapevolezza ci consente di essere consci di ciò che ci accade: di sentire le nostre sensazioni, bisogni, quello che facciamo. E' alla base di una buona esperienza di contatto. Essa è dunque un costante aggiornamento su se stessi, sulla percezione di Sé, ed è un riconoscimento dell'esperienza avvenuta e della sua conclusione. Ciò consente il riconoscimento delle proprie risorse ed il potersi percepire in quella esperienza conclusa. Se sentiamo chiusa un'esperienza, ne ricaviamo arricchimento e siamo così più pronti ad investire in un'altra esperienza. La terapia della Gestalt sostiene, infatti, che il processo di consapevolezza porta alla mobilitazione dell'energia la quale consente l'azione ed infine il contatto (Sensazione-consapevolezza-mobilitazione dell'energia azione-contatto). Al fine di facilitare il continuum di consapevolezza il modello gestaltico pone delle domande orientate al qui ed ora. Tali domande hanno lo scopo di attivare la consapevolezza di aspetti di Sé non ancora riconosciuti, in termini gestaltici: non presenti in figura, ma nello sfondo. Il fine ultimo è l'integrazione dell'individuo, cioè l'espressione di ogni parte del Sé. Tecniche frequentemente utilizzate sono: il dialogo fra le parti, l'amplificazione della parte di cui non si è consapevoli e la drammatizzazione della polarità opposta. A differenza del modello psicoanalitico, l'accento non è dunque posto sull'insight prodotto dall'interpretazione, ma sull'insight prodotto dalla consapevolezza.

Per saperne di più: appunti sulla psicoterapia della Gestalt

La consapevolezza
Il Contatto
Resistenza al Contatto